Tag del blog: un errore da non fare per evitare problemi con Google

Tag del blog: un errore da non fare per evitare problemi con Google

Categorie e tag in un blog sono fondamentali. Portano ordine nel caos, definiscono l’argomento dei post, aiutano i lettori a orientarsi e a trovare gli articoli in grado di rispondere alle loro domande. Assolvono sostanzialmente lo stesso compito ma in modo diverso.

Come probabilmente avrai già letto su blog e libri di autori ben più esperti di me, le categorie sono dei contenitori e i tag delle etichette. Direi che è una definizione molto efficacie. Se sei agli inizi e vuoi approfondire l’argomento, ti consiglio un articolo di Francesco Margherita. Personalmente trovo il suo esempio sul blog di cucina perfetto e immediato.

Io oggi voglio concentrarmi sul modo in cui ho visto utilizzare i tag in alcuni blog. Per esperienza personale posso dire che le categorie sono più immediate. Ci si imbatte subito nella loro organizzazione. Sono quasi considerate naturali. I tag invece a volte vengono tralasciati, come fossero un elemento di secondo piano. Quindi si presta loro meno attenzione. E questo purtroppo porta spesso a commettere errori.

Sono diversi i problemi che affliggono l’uso dei tag nel blog: sono troppi, duplicano le categorie, restano legati a un solo articolo per tutta la loro vita, eccetera. Tutte cose da evitare. Secondo me però ce n’è un altro che merita una particolare menzione.

È brutto da vedere, sfida il buonsenso e, almeno a me, dà l’impressione di una grave incapacità di organizzazione. E se parliamo di un blog aziendale questo può generare un senso di inaffidabilità. Di cosa parlo? Di un errore che si può evitare molto facilmente.

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Aggiungere i tag a un post è un’ottima cosa. Sono un elemento essenziale per garantire l’usabilità del blog. A patto però che siano curati (come ogni altra cosa del resto). Soprattutto devono essere unici e coerenti. Con questo intendo che, se un tag identifica un argomento ben preciso, diverso dalle categorie e spesso trasversale rispetto a queste, tale specifico argomento deve essere definito sempre con le stesse identiche parole.

Ti racconto un piccolo aneddoto.

Qualche settimana fa stavo leggendo un articolo sulla riparazione delle scarpe.

A fine post clicco sul tag

riparazione scarpe

per vedere a quali altri articoli mi avrebbe portato e ce n’è uno che mi interessa. Lo leggo e guardo i tag:

riparazione scarpe

lavaggio scarpe

Magari ci sono buoni consigli per alcune scarpe che non so come pulire. Do un’occhiata.

Nella pagina che riporta tutti gli articoli con il tag “lavaggio scarpe” scopro che ci sono articoli con il tag “riparazione scarpe” e un paio di articoli con il tag

riparazione delle scarpe

Cosa?

Ci sono due etichette dallo stesso identico significato ma con forme diverse? E quindi quando ho mostrato interesse per questo argomento ho visto solo una parte degli articoli?

Investire tempo e risorse per scrivere dei post e renderli introvabili ai lettori, se non dopo una corsa a ostacoli, è semplicemente assurdo.

Qui non si tratta di conoscenze tecniche o di esperienza nell’ambito del blogging. Basta fare attenzione e organizzare il lavoro.

[bctt tweet=”I tag devono agevolare la navigazione, non renderla una caccia al tesoro” username=”susannaruffato”]

Otretutto, perché dovrei affidare le mie scarpe a qualcuno che non è capace di tenere sotto controllo una cosa così semplice?

Purtroppo questo non è un caso isolato. Mi è capitato di vedere altri blog con lo stesso problema.

Nel campo sterminato degli errori che si possono commettere nell’inserire tag in un blog, credo che questo sia uno dei più facili da evitare. E per questo uno dei più imperdonabili.

Come evitare i doppioni nei tag

La disorganizzazione dei tag del blog può avere principalmente due cause:

il blogger è distratto e approssimativo, non guarda quello che ha già fatto

gli autori sono diversi e manca un coordinamento centrale, per cui ognuno fa un po’ come gli pare

Le soluzioni sono semplici.

Per il mio blog ho creato un elenco su un foglio di calcolo. Lo tengo nello stesso file del calendario editoriale. Quando organizzo le pubblicazioni inserisco direttamente anche i tag che accompagneranno l’articolo. In questo modo ho tutto a portata di mano. Se devo inserirne uno nuovo, prima lo metto nella tabella e poi nel calendario.

Per facilitare il lavoro, ti consiglio anche di strutturare l’elenco in qualche modo. Ordine alfabetico, macroargomenti, qualunque cosa ti sembri comoda. Più numerosi sono i tag e gli autori più è importante questa operazione, perché renderà più facile il lavoro.

Nel caso di un blog a più mani inoltre, si può decidere che una sola persona (o un paio, in caso di redazioni molto grandi) si occupi dell’inserimento dei tag negli articoli o della creazione dei nuovi tag, che poi possono essere usati da tutti gli autori. In ogni caso, ci vuole qualcuno che coordini e tenga le fila.

Come vedi, ci vuole poco per evitare questo errore.

Ora che ti ho spiegato come evito di creare doppioni dei tag, raccontami la tua. Come ti organizzi? Hai qualche idea o consiglio per rendere questa attività più pratica?

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