I file con contenuti extra sono un omaggio che molti blogger riservano ai lettori affezionati. Sono utili e spesso anche belli. Tuttavia ho notato una cosa: sono quasi tutti dei Pdf. Oggi però c’è bisogno di un formato più flessibile, in grado di adattarsi a diversi schermi. Quindi, perché non creare un ePub e permettere a tutti di leggerlo comodamente su qualsiasi dispositivo?
Lo so, il Pdf ti è familiare, ci convivi da anni e ha sempre assolto degnamente la sua funzione. Ma ci sono situazioni in cui dimostra i suoi limiti. Ormai la lettura dei contenuti digitali non è più riservata a pc fissi e portatili. Tablet, smartphone ed eReader sono parimenti importanti. Le dimensioni degli schermi sono più varie che mai. Proprio per questo motivo usiamo i template responsive per siti e blog. Quindi perché non fare lo stesso per i file da scaricare?
Quello che ti serve è un testo che:
si adatti automaticamente alla larghezza dello schermo;
permetta a ogni lettore di impostare tipo e dimensione del font, interlinea e margini.
Praticamente ti serve un file in formato ePub o Mobi. Il primo è un opensource che può essere letto da quasi tutti i dispositivi. Per questo è la scelta più naturale per creare un eBook da rendere disponibile sul tuo blog. E io ti parlerei solo di quello se non fosse per un piccolo dettaglio: non è supportato dai Kindle di Amazon. Per questi eReader devi usare il Mobi, che ha praticamente le stesse caratteristiche, ma è di proprietà di Amazon. Attraverso appositi programmi può essere letto sul computer e su molti tablet e smartphone (ma non tutti). Anche alcuni eReader oggi lo supportano, come il Kobo Glo HD.
Quindi per fornire un’esperienza di lettura completa l’ideale sarebbe utilizzarli entrambi.
In questo tutorial ti spiegherò come creare un ePub nel modo più semplice possibile. Alla fine ne saprai abbastanza per sostituire i tuoi Pdf con degli eBook adattabili a tutti gli schermi.
Pronto? Dai, iniziamo.
Come creare un ePub
Per creare il tuo primo ePub useremo Writer2ePub. È un’estensione gratuita per OpenOffice e LibreOffice che permette di creare un ePub a partire da un Documento di Writer. Quello con estensione .odt per intenderci. È un’applicazione semplicissima da usare. Anche se non sai nulla di grafica e impaginazione puoi ottenere un ottimo risultato.
Ti preciso subito che non è un editor professionale per gli ePub né tantomeno un convertitore di formati. Serve a esportare i documenti di testo in formato ePub. È più o meno come la funzione che ti permette di esportare i file in Pdf, ma con alcune funzionalità in più. Non è compatibile con Microsoft Office, ma le altre suite sono gratuite, quindi volendo puoi scaricarle e creare il tuo eBook a costo zero.
Seguimi e ti spiegherò passo passo come fare. Da qui in avanti parlerò sempre di OpenOffice per comodità, ma lo stesso discorso vale anche per LibreOffice.
Indice dei contenuti
Fase 1: Formatta il file
Per ottenere un buon ePub è necessario formattare il testo come si deve. Per usare il programma che vedremo in questo tutorial è indispensabile che segui alcune semplici regole.
Prima di tutto: se termini un capitolo a metà pagina e vuoi che il successivo inizi in una nuova, NON usare indiscriminatamente l’Invio. Usa l’interruzione di pagina. La trovi sotto Inserisci → Interruzione manuale → Interruzione pagina. Non dovresti mai usare l’Invio, ma in questo caso è particolarmente importante perché solo così il programma capirà di dover iniziare in una nuova pagina.
Seconda cosa: per formattare il testo utilizza gli stili. Anche questa dovrebbe essere un’abitudine, ma so che la maggior parte della gente non lo fa.
Se sei pratico degli stili e il tuo testo è già correttamente formattato puoi saltare questo punto. Tieni solo presente che per utilizzare Writer2ePub:
se crei stili di paragrafi personalizzati il loro nome deve iniziare con w2e_ altrimenti il programma non li riconosce;
per creare il sommario e mettere i titoli a inizio pagina devi usare gli stili Intestazione predefiniti, eventualmente aggiornati con le tue preferenze. Non è possibile farlo con quelli personalizzati.
Ora puoi andare a sistemare il file senza il resto della spiegazione. Ci rivediamo alla fase 2.
Se invece non conosci gli stili, è venuto per te il momento di scoprire quanto sono comodi.
Possiamo dire che uno stile è una raccolta di formattazioni. Ti faccio un esempio. Lo stile Intestazione 1 significa
“Arial, 16 pt, Rientro prima del testo 0,76 cm, prima riga -0,76 cm, Spaziatura sopra il paragrafo 0,42 cm, sotto il paragrafo 0,21 cm, Interlinea singola”.
Quindi, ogni volta che selezioni un paragrafo e applichi questo stile è come se in un colpo solo gli applicassi tutte queste caratteristiche. Un bel risparmio di tempo non ti pare? Inoltre così non corri il rischio di dimenticarti qualcosa o di formattare diversamente due titoli che dovrebbero essere uguali.
Trovi il menù a tendina degli stili di paragrafo nella barra di formattazione:

Tutti gli stili predefiniti sono modificabili. Per farlo devi solo applicare lo stile a un titolo, fare le modifiche che vuoi, tornare su menù Extra → Aggiorna stile.
Per i titoli dei capitoli e dei paragrafi utilizza esclusivamente gli stili Intestazione, eventualmente modificati da te. Per il testo invece puoi usare gli stili predefiniti standard o modificati oppure crearne di personalizzati. Per farlo seleziona un paragrafo e formattalo come fai di solito. Puoi vai sul menù a tendina Extra → Nuovo stile dalla selezione e dagli un nome che inizi con w2e_.
Ok, ora prepara gli stili che ti servono e poi continuiamo.
Fatto? Bene.
Adesso formatta il testo.
Un piccolo trucco: la maggior parte del file avrà la stessa formattazione, quella del corpo del testo. Quindi inizia selezionando tutto con cmdA (o ctrlA) e applica questo stile. Poi seleziona titoli, elenchi e tutte le altri parti alle quali vuoi assegnare una diversa formattazione.
Quando avrai finito saremo pronti per il prossimo passo.
Fase 2: Installa Writer2ePub
Scarica Writer2ePub.
Apri OpenOffice vai su Strumenti → Gestione Estensioni → Aggiungi e apri il file writer2ePub.oxt. Se preferisci puoi cliccare due volte sul file che hai scaricato e si installerà automaticamente.
Chiudi OpenOffice e riavvialo.
Apri un documento di testo e vedrai queste icone nella barra degli strumenti:

Se non dovessi trovarle vai su Visualizza → Barre degli strumenti → W2E Toolbar e spuntalo (con un clic).
Fase 3: Imposta le preferenze dell’ePub
È venuto il momento di impostare alcuni parametri per i tuoi ePub. Le tue preferenze restano in memoria. Quindi devi farlo una volta sola.
Iniziamo dalla terza icona, quella con la P nel cerchio rosso. Clicca e apri la finestra Preferences. Se sei un principiante e non hai particolari esigenze, qui c’è poco da fare.
Non cancellare i files temporanei è un’opzione che può interessare i professionisti, per i nostri scopi possiamo farne a meno.
Mobi Export permette di esportare i file in formato Mobi, ma sul computer devi aver installato anche il KindleGen di Amazon.
La sezione Metadati è la più interessante. I metadati sono le informazioni base relative all’eBook. In questa finestra è possibile gestire automaticamente quelli più importanti. Se imposti per bene la finestra e il nome del tuo file, W2E riempirà i campi da solo. Per identificarli però ha bisogno che siano inseriti nella giusta sequenza e separati da un trattino.
Per creare l’eBook di questo tutorial io ho chiamato il file “Susanna Ruffato – Come creare un ePub con OpenOffice – 2016” e ho impostato l’estrazione A – T – Y.
Se preferisci inserire i dati manualmente ignora pure questa parte. Tra poco vedremo come fare.
Qualunque sia la tua scelta, ti consiglio di spuntare Apri i metadati prima della conversione. Se non lo fai, al momento dell’esportazione dell’ePub si aprirà la finestra che vedremo fra un attimo solo se dovessero mancare dei dati obbligatori. Tuttavia io preferisco sempre riguardarla prima della creazione dell’eBook. Un’occhiata in più è meglio di una in meno.
Ecco come sono impostate le mie preferenze:

Se il tuo eBook è destinato alla distribuzione (sia gratuita che a pagamento) lascia la spunta a Inserisci i crediti W2E alla fine del libro. Lo sviluppatore ha fatto davvero un ottimo lavoro permettendo anche alle persone che non sanno nulla di editoria di creare un buon prodotto. È giusto riconoscergliene il merito. Nell’ultima pagina comparirà questo logo:

Un bel click su OK e possiamo andare avanti.
Fase 4: Imposta le preferenze del documento
Passiamo ora all’icona centrale, quella con la I in un cerchio azzurro.
La prima cosa che vedi sono i metadati. Se hai impostato la sequenza del nome del file, alcuni campi saranno già corretti. In caso contrario, puoi sistemarli da qui e compilare gli altri. Gli unici obbligatori sono Titolo e Autore. La colonna a destra ti permette di impostare la copertina.
Andiamo ora su Document Preferences. Anche queste preferenze una volta impostate rimangono in memoria.
Se vuoi creare l’indice del tuo eBook (come ho fatto io) spunta Index e dagli un titolo.
File split serve a impostare lo stacco tra un file e l’altro. Sono punti in cui il testo si interrompe per ricominciare alla pagina successiva. Se nella formattazione hai già inserito le interruzioni di pagina sei a posto. Il programma le riconosce.
In alternativa puoi spuntare split files before Headings 1, split files before Headings 2 o split files before Headings 3 oppure anche tutti. Headings 1, 2 e 3 corrispondono agli stili di paragrafo Intestazione 1, 2 e 3.
Se il file non ha interruzioni e non gli hai detto di dividersi con gli stili, il programma suddividerà comunque il testo in base alle dimensioni. L’impostazione di default va benissimo.
Ti do un consiglio: usa interruzioni e stili. Così potrai decidere tu dove creare le interruzioni ed eviterai di vedere frasi tagliate a metà.
Salvo casi particolari, lascia pure la finestra Images così com’è. Lo stesso discorso vale per la dimensione del Font. Se devi pubblicare l’ePub lascia il 100%.
Questi sono i parametri che uso io solitamente:

Vedove e orfani
Ti spiego in due parole cosa sono windows e orphans (in italiano vedove e orfani).
Se già conosci questi termini, premi pure OK e vai alla fase 4. Tra un attimo arrivo anche io. In caso contrario leggi qui.
Viene chiamata vedova l’ultima riga di un paragrafo che risulta separata dal resto del paragrafo (praticamente tutte le altre righe sono in una pagina o in una colonna e lei è la prima di quella successiva). L’orfana è la prima riga di un paragrafo separata dal resto. Quindi è l’ultima riga di una pagina o colonna, mentre tutto il resto del paragrafo è nella seguente.
Sono considerate brutte da vedere e quindi vanno evitate, stabilendo qual è il numero minimo di righe di un paragrafo che deve stare insieme. Il parametro di default (2) va benissimo per un eBook.
Bene, ora premi OK e siamo pronti per l’atto finale.
Fase 5: Crea il tuo ePub
Hai fatto tutto. Hai controllato tutto. Hai impostato tutto. Se vuoi dare un’ultima controllatina al tuo file questo è il momento.
Salva il testo.
Ora premi sulla prima icona di Writer2ePub.
Se hai impostato le mie stesse preferenze, ti si apre la finestra dei metadata. Saranno a posto perché li abbiamo già visti prima, ma mi fa stare più tranquilla. Clicca OK.
E ora…
Vai a vedere il tuo ePub!
Controlla che il risultato finale sia come speravi.
Se stai creando un eBook semplice probabilmente a questo punto hai finito. Non ti resta che pubblicarlo e farti un caffè.
Se dovessi notare qualcosa che non ti piace, dovrai rivedere la formattazione e poi esportarlo di nuovo. È normale. Soprattutto all’inizio si va per tentativi.
Lavori più complessi e professionali necessitano di solito anche di un lavoro di editing che non è possibile fare con Writer2ePub. Per quello servono altri programmi, come Sigil. Tuttavia, questo tutorial è nato per aiutare i blogger che vogliono offrire dei contenuti omaggio ai loro lettori. Dal punto di vista editoriale, sono prodotti semplici, che abitualmente vengono creati con Writer o Word ed esportati in pdf. Ora sai che puoi proporre un ePub più o meno con la stessa facilità, con tutti i vantaggi di questo formato.
Opzionale: Crea anche un Mobi
Prima abbiamo visto che W2E permette di creare anche eBook in formato Mobi, quello del Kindle. Prima di attivare questa opzione scarica KindleGen. A questo punto spunta l’opzione Mobi Export nelle Preferences e segui le istruzioni. Ti chiederà semplicemente di aprire il programma di Amazon. Non hai altro da fare. Quando crei l’ePub, viene automaticamente generato anche un file Mobi. Li trovi nella stessa cartella.
Esistono anche altri programmi per convertire ePub in Mobi, ma perché complicarsi la vita?
Con questo siamo arrivati alla fine. Se vuoi puoi scaricare l’eBook di questo tutorial, ovviamente creato con Writer2ePub.
Avevi già pensato di sostituire il classico Pdf con un ePub? Oppure ti ho fatto venire voglia di provarci? Fammi sapere se è tutto chiaro e raccontami come vanno i primi tentativi.