Un blog è fatto in grandissima parte da testi scritti. Ma ci sono altri modi per veicolare i tuoi contenuti. Le immagini, le infografiche, i video. E i contenuti audio.
Può sembrare un mezzo ormai sorpassato. I video hanno audio e immagini, sono più accattivanti e ormai basta uno smartphone per guardarli ovunque e in qualsiasi momento. Eppure il contenuto audio è tornato a nuova vita proprio grazie a internet e agli smartphone. Inoltre la sua realizzazione è alla portata di tutti. Dopo il testo scritto credo sia il contenuto più semplice (da un punto di vista tecnico) da creare.
Perché e come creare contenuti audio
Partiamo dal perché. Oggi la diffusione dei contenuti audio è altissima e non è appannaggio delle stazioni radio. Avrai certamente sentito parlare di podcast (trasmissioni audio scaricabili da internet e ascoltabili in un secondo momento).
Molte persone approfittano dei viaggi in auto, treno, metropolitana di tutti i giorni per ascoltare file audio sui più svariati argomenti. In quei momenti leggere o guardare un video è scomodo (e se guidi un’auto anche illegale e pericolosissimo), ma mettere le cuffie e ascoltare è facile. È un’alternativa all’ascolto della musica, che ti permette anche di rimanere aggiornato su quello che ti interessa.
Già così dovresti aver capito l’importanza di creare contenuti audio.
In più, alcune persone non amano leggere molti articoli, ma adorano ascoltarli. Utilizzare anche i contenuti audio quindi ti aiuta a raggiungere nuovi potenziali clienti o collaboratori.
Ed ora, la parte “tecnica”. Come ti ho detto, creare un podcast è difficile più o meno come creare un testo scritto. Non serve la qualità audio impeccabile di uno studio di registrazione. Devi solo assicurarti che l’audio sia chiaro e non ci siano rumori di fondo che possano disturbare.
Per farlo ti servono:
- un computer
- un microfono
- un programma per la registrazione dell’audio
Il primo ce l’hai; il secondo probabilmente è già integrato nel tuo computer, ma se vuoi puntare davvero su questo tipo di contenuti è meglio comprarne uno; per il terzo ti darò alcuni suggerimenti.
Microfono per registrare contenuti audio
Quasi tutti i portatili oggi hanno un microfono integrato. E quasi tutte le persone che hanno un computer hanno un portatile. Quindi è molto probabile che questo sia anche il tuo caso.
Tuttavia, se pensi di utilizzare con una certa frequenza i contenuti audio, ti consiglio di acquistare un microfono esterno. Sia tu che i tuoi ascoltatori apprezzerete il salto di qualità.
Per iniziare possono bastare delle buone cuffie con microfono, tipo quelle da gamer. Con una spesa contenuta otterrai dei risultati apprezzabili.
Se poi dovessi prenderci gusto, sarà necessario investire qualche euro in più per un microfono di qualità superiore. Con uno di fascia media potrai andare molto lontano e diventare uno specialista dei podcast e dei contenuti audio.
Inoltre con questo microfono potresti avventurarti anche nel mondo dei videocorsi (come docente).
Tra quelli in commercio, uno dei più popolari tra i podcaster è Yeti, che oltre ad avere un nome figo ha anche un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Programmi gratuiti per registrare contenuti audio
E ora veniamo all’ultimo strumento: il programma per registrare gli audio. Qui, come è mia abitudine, ti offro delle soluzioni gratuite, in grado però di soddisfare le tue esigenze.
Di solito le mie liste di programmi gratuiti sono più corpose, ma questa volta ho avuto un po’ di problemi a trovarne di validi. Quindi, piuttosto che mettere cose inutili che non userei mai nella mia vita ho creato una mini lista. Ti assicuro però che è sufficiente. Del resto a te ne basta uno e sono certa che tra questi lo troverai.
Audacity
Un programma gratuito per la registrazione vocale disponibile sia per Windows che Mac. È il migliore e quello che sto usando per la preparazione dei miei contenuti audio.
Ti permette di registrare da diverse fonti, interne o esterne al computer e di regolare l’audio del microfono.
Ha anche molte funzioni di editing. Una delle più utili è quella della riduzione del rumore di fondo. Come ho detto prima, non farai le registrazioni in uno studio professionale, con strumenti di altissima qualità. Quindi nel tuo file audio potresti sentire un leggero fruscio. Questo programma lo elimina con un click.
Oltre a questo, puoi tagliare, copiare e incollare pezzi di audio e sovrapporre diverse tracce lavorando su ognuna separatamente.
Dovrebbe essere il programma più complicato di quelli che ho provato. Ma per questo tipo di lavoro è semplicissimo. Gli strumenti che servono sono pochi e molto intuitivi.
Ti consiglio di provarlo per primo e solo se non ti trovi bene passa all’altro.
Gilisoft Audio Recorder Free
È disponibile per Windows e funziona come Hanso Recorder: premi un tasto, tu parli e lui registra. Finito qui.
Però ha una funzione molto interessante: rileva i lunghi silenzi (quanto lunghi puoi deciderlo tu) e si ferma automaticamente o si mette in stand-by per riprendere quando ricominci a parlare.
La semplicità è al massimo, ma ovviamente le possibilità sono limitate.
Esiste un programma di editing dei contenuti audio della stessa serie ma a pagamento.
Come diffondere il tuo contenuto audio
Una volta creati i tuoi contenuti audio devi ovviamente farli conoscere. Il primo mezzo è il tuo blog. Del resto è per questo che lo hai fatto. Se usi WordPress, ti consiglio di non caricarlo direttamente nella libreria perché occupa un sacco di spazio e appesantisce la navigazione. Piuttosto caricalo su una piattaforma esterna e poi incorporalo come codice.
Da lì, linkalo sui tuoi social media come fai per gli altri articoli.
Infine, se ti appassioni ai contenuti audio e decidi di farli diventare un’abitudine, carica i tuoi file sulle piattaforme dedicate specificatamente ai podcast (ce ne sono parecchie) e apri un tuo canale personale. Ovviamente sempre strettamente legato al tuo blog. Le due cose dovranno lavorare insieme, non andare ognuna per i fatti suoi. Così massimizzerai i risultati.
Piccoli consigli per i tuoi contenuti audio
Qualche consiglio finale:
L’iter per la creazione di un contenuto audio è lo stesso di quello testuale: la scelta dell’argomento, la cura nelle ricerche e nella preparazione e via dicendo. Cambiano i sensi coinvolti, non il lavoro che devi fare.
Fai delle prove. È probabile che nelle prime registrazioni sembrerai un po’ impacciato, devi prendere un po’ di confidenza con il mezzo e abituarti a evitare gli “mmm”, “uh”, “oh”, eccetera che usi di solito.
Questo tipo di contenuto è perfetto per le interviste.
Come ci sono persone che preferiscono ascoltare che leggere, così ci sono persone che vogliono il testo scritto. Quindi rendi sempre disponibile la trascrizione dei tuoi contenuti audio. Aiuterai così anche l’accessibilità, perché ci sono persone che non possono ascoltarti.
Occhio all’ottimizzazione SEO: sfrutta al meglio title, metatitle e description.
Ora sei pronto per sperimentare la creazione di contenuti audio. Prova e fammi sapere come è andata. E se ci sono altri consigli utili per chi, come te e me, sta preparando i suoi primi articoli audio.