L’infografica è una rappresentazione di dati o informazione che utilizza più elementi visuali che testuali. Siamo una società fortemente orientata alle immagini. È una verità che non possiamo ignorare. Colori e forme attirano l’attenzione e aiutano a fissare i concetti nella mente e nei ricordi delle persone.
Per questo dovresti arricchire i tuoi post o le tue presentazioni (anche quelle fatte dal vivo) con infografiche chiare, accattivanti e originali.
Anche se non sei un grafico esperto e non hai programmi professionali, puoi riuscirci. E per aiutarti ho selezionato 4 tool per creare infografiche gratuiti.
Li ho messi a confronto creando la stessa infografica e cercando di notare i piccoli e grandi dettagli che fanno la differenza.
Sono tutti abbastanza semplici da usare anche da chi non sa praticamente nulla di grafica. Dedicando un po’ di tempo a sperimentare le diverse funzioni si possono ottenere buoni risultati.
Non hanno guide per l’allineamento e griglie (ad eccezione di Easilly) e questo rende un po’ più complicato l’allineamento preciso degli oggetti. Probabilmente però io ne sento la mancanza perché sono abituata ad Affinity Photo.
Questa piccola raccolta è dedicata ai tool per creare infografiche di vario genere. Non ho inserito quelli per realizzare esclusivamente diagrammi, perché ero in cerca di programmi versatili.
I migliori tool per creare infografiche
Canva: è il mio preferito. Permette di realizzare qualsiasi tipo di progetto grafico, da documenti in formato A4, a infografiche e copertine per i social media.
Presenta molte opzioni e pochi strumenti, ma c’è quasi tutto l’essenziale per creare progetti semplici e di buon livello.
Offre anche una buona selezione di template, icone e immagini gratuite. Inoltre, se sei interessato a qualche elemento a pagamento puoi acquistarlo per un singolo progetto, non devi sottoscrivere un abbonamento mensile.
È l’unico tool con cui ho creato la mia infografica partendo da un template. E ci è voluto pochissimo. Ovviamente se non trovi un tema che ti ispiri puoi partire dal documento vuoto.
Dei tool per creare infografiche che ho provato, è l’unico che permette di scaricare il progetto in pdf anche con un account gratuito. Se crei documenti che contengono link non puoi farne a meno.
Canva è davvero un’ottima scelta. Secondo me è la migliore alternativa per chi non ha molta dimestichezza con Photoshop e simili.
Easel.ly: bastano pochi minuti per prendere confidenza con i vari comandi e iniziare a creare una buona infografica con Easelly. Dei tool che ho provato è il più comodo per gestire l’allineamento degli oggetti (una delle mie fissazioni). È disponibile sia in versione free che a pagamento.
L’account gratuito dà accesso a pochi template e a un numero limitato di icone, ma creare grafiche da zero e caricare le proprie forme permette di superare questo limite.
A fine lavoro, puoi scaricare l’infografica come jpeg in alta o bassa risoluzione o in pdf. Ma per l’immagine in alta risoluzione o in pdf devi avere un account a pagamento, che comunque costa 3 USD al mese. Una cifra decisamente abbordabile.
In definitiva, non è il mio tool preferito tra quelli che ho provato e potrebbero migliorare la scrivania di lavoro, ma se cerchi un programma base che puoi iniziare a utilizzare subito, provalo.
Piktochart: permette di creare infografiche, report e presentazioni.
Tra i suoi punti di forza c’è la libreria personale, che permette di caricare immagini e icone e tenerle in memoria per tutti i progetti futuri. E poi è leggero e veloce. Funziona molto bene anche sui computer un po’ datati e con poca RAM.
Prevede tre diversi piani: gratuito, lite a 15 USD al mese, pro a 29 USD al mese. Ovviamente, più paghi e più opzioni hai a disposizione.
L’account free dà accesso a pochi template ma a tutte le icone. Lo spazio di archiviazione è molto poco, direi sufficiente solo per le immagini che si usano sempre, come le icone delle licenze. E consente di scaricare solo jpeg in bassa risoluzione.
L’account lite è abbastanza inutile. Dà accesso a più template e aumenta lo spazio di archiviazione delle immagini caricate. E basta. A questo punto meglio il pro, che consente di scaricare le immagini in alta risoluzione e in pdf, oltre che di eliminare il watermark di Piktochart.
Ti consiglio di provare a creare almeno due o tre progetti prima di decidere se utilizzarlo o meno. Quando ho creato la prima infografica io ho pensato “mai più”, ma alla seconda sono passata a un più accomodante “ok, si può fare”.
Venngage: un ottimo tool. Offre una vasta gamma di template e di temi anche per gli account gratuiti e sono ben organizzati, così è più facile trovarli.
Offre anche un’ottima interazione con altri tool e con YouTube. Con Venngage puoi caricare direttamente nella tua infografica o nella presentazione form, grafici e video.
Purtroppo, l’account gratuito permette di creare solo cinque infografiche e non possono essere scaricate. Puoi condividerle sui social network (Pinterest, Twitter, Facebook e LinkedIn).
Per scaricare i progetti in formato jpeg e pdf devi avere un account premium, che permette anche la creazione illimitata di infografiche, a 19 USD al mese.
Dopo averlo provato, ti consiglio questo tool se devi creare un’infografica una tantum e condividerla solo sui social network, non sul tuo blog. Oppure se realizzi spesso infografiche, report, poster, eccetera e quindi puoi ammortizzare i costi l’account premium. Per le vie di mezzo ci sono programmi più adatti.
E per avere più icone?
Infografiche, presentazioni e report hanno bisogno di immagini e icone. Puoi trovare migliaia di icone su qualsiasi argomento e con stili diversi su Icone Archive. Se lo utilizzi fai molta attenzione alle licenze: ogni autore utilizza quella che preferisce, dalle varie creative commons ad altre, meno note ma comunque valide. Prima di inserire delle icone in un progetto controlla di poterlo fare e secondo quali termini.
Conosci altri tool per creare infografiche o siti da cui scaricare icone? Segnalameli nei commenti. Dopo averli provati aggiornerò l’articolo.